Bruno Munari, famoso artista, filosofo ed uomo di cultura, diceva che sarebbe più corretto dire "Quest'opera la so rifare anch'io", perché in realtà è già stata fatta da un altro. Probabilmente oggi alcuni di noi sarebbero in grado di rifare anche un brano della Divina Commedia o una poesia di Leopardi o un pezzo di Elvis Presley o dei Beatles: il difficile è stato farli allora, al momento giusto.
Infatti, un artista come Lucio Fontana, famoso per aver fatto dei tagli su una tela, non è certo stato consacrato per la difficoltà tecnica del suo lavoro, ma per qualcosa di più, legato all'idea che ha saputo comunicare con grande forza ed incisività in modo così semplice: un taglio!
L'arte contemporanea (ma anche quella del passato) è sempre più legata alla comunicazione e al contenuto dei messaggi (concetto) oltre che al contenitore (opera d'arte); quello che è più giusto giudicare, quindi, non è la difficoltà realizzativa, ma la bellezza, la pulizia, la raffinatezza, l'emozione, la forza, l'efficacia, e la capacità di comunicare qualcosa di importante.
Non bisogna dimenticare, infatti, che quasi tutti gli artisti del passato, dall'arte antica, non realizzavano da soli i loro capolavori, ma spesso si avvalevano di intere squadre di pittori e scultori di bottega che preparavano la gran parte del lavoro, a cui il maestro dava solo le rifiniture ed i tocchi finali.