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RE GENESIS | L'Istinto prima della Ragione - Alberto Salvetti, Lucio Pozzi
5° giorno, creazione della Flora e della Fauna
8 marzo – 14 luglio 2024
Museo Diocesano di Vicenza
Vicenza, Italia
Comunicato Stampa

Superata la metà delle 7 mostre del ciclo RE-GENESIS con due nuovi artisti

che esprimono a modo loro il tema della creazione degli esseri viventi:

Alberto Salvetti e Lucio Pozzi a confronto con tecniche quasi agli antipodi.

 

L'Istinto prima della Ragione, dal ciclo RE-GENESIS,

bipersonale su temi ambientali e di critica al sistema

dal 9 marzo al 14 luglio 2024

 

mostra a cura di Sandro Orlandi Stagl e Chiara Franceschini

apertura il 9 marzo dalle 14:00 alle 18:00

progetti di ARTantide Gallery per il Movimento Arte Etica

 

La quinta mostra del ciclo RE-GENESIS, L'Istinto prima della Ragione, espone un artista del Movimento Arte Etica (Alberto Salvetti) e uno Special Guest (Lucio Pozzi) che sono messi a confronto dai curatori in un dialogo contrastante su attualissimi temi ecologici e su come il sistema dell'arte e della società in genere, cerchi sempre di convogliare il pensiero libero in una direzione preferita.

Alberto Salvetti continua la sua ricerca artistica da sempre affiancata a quella sociale, con l'intento di diffondere la cultura e il rispetto della natura selvaggia e della possibile convivenza con gli insediamenti umani.

L'artista, anche prezioso attivista, considera i segnali che vengono dalla natura, anche quelli apparentemente più pericolosi, come i veri indicatori della salute generale del territorio e dell'ambiente sia locale, sia globale.

Il 5° giorno della creazione, quello in cui biblicamente sono apparsi sulla terra la flora e la fauna, diventa lo spunto di riflessione per far capire al visitatore che l'essere umano ha assoluta necessità di cercare e trovare la via migliore possibile per gestire la convivenza con la natura nella sua più ampia completezza, nel rispetto della biodiversità e degli spazi reciproci che l'uomo deve concedere a se stesso e agli animali e le piante che popolano le nostre terre.

Che siano prodotto dell'evoluzione o di una collocazione divina, gli esseri viventi appartengono a un piano equilibrato che ha fatto del nostro pianeta un paradiso terreno che va rispettato per il bene di tutti, uomo in primis.

Lucio Pozzi, sfoderando un bouquet coloratissimo di fiori a volte antropomorfi, provoca il visitatore a interrogarsi sul concetto di omologazione, che non è mai della natura, ma spesso lo è della cultura, che, se troppo libera, può diventare scomoda ai vertici.

L'artista, raccontando il processo creativo alle spalle delle opere floreali racconta: “La serie che chiamo Flower Paintings fu da me iniziata New York come parte di una mostra fondamentale del 1980 nella quale esposi presso la galleria John Weber 80 opere tutte estremamente diverse una dall’altra ma tutte riferite alla pittura. Era la mia maniera per liberarmi dalle regole assurde come la coerenza e originalità programmate, la riconoscibilità del prodotto, l’apparente novità. Mettevo a punto il pluralismo radicale che libera sia lo spettatore sia l’artista. Posso oggi costruire una cosa semplice fatta da quasi niente e domani farne una complessa, senza dovermi giustificare. In quell’epoca dipingere un vaso dal quale fuoriescono o nel quale precipitano forme florealeggianti era un tabù potente e poi esporle da Weber, nel tempio del concettualismo e minimalismo era quasi blasfemo. Fantastico fu che John ebbe il coraggio di sostenere una mostra come quella, che segnalava l’opinione che l’intensità di un’arte sorge fuori dagli schemi.

Una volta iniziati i quadri di fiori non smisi mai di ritornarci, come non smetto mai di evolvere le altre famiglie delle mie opere, e ormai le modalità e le forme si mischiano e ramificano in mille direzioni senza che neanche me ne accorga.

 

L'Istinto prima della Ragione

5° giorno, creazione di tutti gli esseri della Terra

 

Le visite guidate al Museo possono essere prenotate chiamando la biglietteria

 

Abbiamo attivato un servizio dedicato ai clienti e ai collezionisti che potranno fare domande dirette agli artisti e al curatore attraverso l'organizzatore della mostra, scrivendo a: paolo.mozzo@artantide.com.

 

L'Istinto prima della Ragione

Dal 9 marzo al 14 luglio 2024

Location: Museo Diocesano di Vicenza, Piazza Duomo, 12 - Vicenza

Orario di apertura: dal lunedì alla domenica dalle 14:00 – 18:00

Vernissage: 8 marzo 2024, ore 18:00

Artisti: Alberto Salvetti, Lucio Pozzi

Direttore Artistico e curatore: Sandro Orlandi Stagl

Curatrice: Chiara Franceschini

Coordinamento e organizzazione: Francesco Gasparini e Paolo Mozzo

Segreteria organizzativa: Manuela Mantiero

Autore testi critici: Francesco Gasparini, Chiara Franceschini,interviste agli artisti di Sandro Orlandi Stagl, didattiche di Filippo Bontempi

 


 

Biografia Sintetica Alberto Salvetti

 

Nato a Vicenza, Alberto Salvetti dopo la maturità tecnico artistica e le prime esperienze lavorative, decide di continuare gli studi artistici. Nel 1998 frequenta i corsi di scultura e di pittura presso l’Accademia Complutense di Madrid diplomandosi scultore col massimo dei voti all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2001.

Nei suoi frequenti viaggi a Buenos Aires ha conosciuto gli importanti maestri internazionali della Galeria Maman che hanno segnato la sua formazione artistica, tra i quali Nicolas Garcia Uriburu e Luis Benedit. Nei primi anni del 2000 ha collaborato con un'opera alla Biennale di Venezia a contatto con Carolyn Carlson per un omaggio a Beuys, successivamente con le maestranze degli scultori cinesi di Cai Guo Qiang.

Alcuni suoi lavori pubblici sono visitabili presso il Museo 1° Armata del Sacrario Militare del Pasubio, il Museo naturalistico di Montecchio Maggiore, ed in un paio di siti dell'ULSS 6 Vicenza. Nel 2005 è vincitore di un bando: "Circoli d’arte: le rotatorie tra estetica e promozione del territorio" in cui concepisce una rotatoria come autogrill per specie vegetali ed animali autoctone.

In collaborazione col Distretto UlSS 6 Vicenza, per molti anni è stato il formatore e referente artistico del Progetto Artelabio, con il quale si aprirono alla cittadinanza i laboratori di teatro e di scultura per disabili psicofisici, facendoli diventare un momento d'integrazione sociale e gratuita per gli appassionati d'arte.

Per 19 anni è stato il responsabile delle attività e poi il referente dei laboratori artistici e sulla biodiversità in un Centro Diurno per la Salute mentale.

Nel suo percorso artistico lo si è visto proporsi in performances che lo vedono sempre più coinvolto col mondo degli animali che lui da sempre ama e che definisce come messaggeri di spiritualità-altra.

Tra le più degne di nota vogliamo ricordare:

il sonno del giaciglio per Festa Ambiente di Vicenza del 2011 (in cui coperto di fango dalla mattina alla sera ha costruito in fango e fieno i 14 principali animali del Parco); il canto dell'angelo nel Bosco delle Cascate a Calvene (in cui si è rinchiuso per ore in una voliera per rapaci); il volto di una gabbia per La notte dei senza fissa dimora in Piazza Delle Poste a Vicenza (in cui ha rinunciato pubblicamente alla sua immagine); Un altro sguardo con l’attore professionista Carlo Presotto in Basilica Palladiana a Vicenza (in cui ha portato in città un capriolo di cemento del peso di 60 kg); Schiavo regolare offresi nell'antica Fiera popolare di Grisignano Di Zocco e a LIBEREPERSONELIBERE a Venezia (in cui si è messo in vendita al pubblico per 12 ore con un contratto di schiavitù a tempo determinato); Il vento dell'orsa (in cui attraversa Bassano Del Grappa con un'orsa in spalla); Camminare coi Lupi (150 km in 3 giorni camminando con uno zaino e la lupa in spalla tra le nevi trentine), Pedido ao Jabali Conquistador (alla Biennale di Curitiba in Brasile).

Con la curatrice Anna Caterina Bellati espone in importanti mostre con NASA, ESA in Germania, e alla Bevilacqua La Masa di Venezia. Ospite d'onore alla quinta Biennale di Chiavenna con l'installazione esposta in piazza Cervo, cinghiale e capriolo in cemento, ha continuato i suoi attraversamenti degli spazi cittadini con lupi ed orsi.

Le sculture animali sono a grandezza naturale, fatte con fogli di quotidiani che parlano del ritorno dei grandi carnivori selvatici nei territori abitati dall'uomo. Per Salvetti il ritorno di certi animali indica la salute di un certo ambiente, e da questa dipende la stessa Salute dell'uomo.

Dal 2017 fa parte del gruppo di artisti sociali che sono stati inseriti nel Movimento di Arte Etica dalla galleria Artantide.com di Verona. I suoi attraversamenti urbani con la scultura della lupa in spalla lo hanno visto collaborare nel Progetto Internazionale LIFE WOLFALPS e con il MUSE di Trento, da questo ne è uscito anche un libro Camminare coi lupi (Edizione Artantide.com).

Nel 2018, dopo la mostra Arteologia nel Museo archeologico di Venezia, in cui con Arte Etica esponeva anche Michelangelo Pistoletto, ha collaborato con gli Enti Provinciali di Vicenza e Venezia nei progetti sul Fiume in cui ha presentato i Cassonetti-Acquario con i quali ha potuto eseguire dei rilasci di pesci autoctoni nel fiume Retrone. Nel 2019 si è impegnato nel progetto Le voci nel Fiume in collaborazione a Science Gallery International, con la traversata in canoa del fiume Bacchiglione, in cui ha raccolto le interviste che serviranno come documentazione per il prossimo libro sull'acqua.

Ancora con Arte Etica ha esposto alla Biennale di Curitiba in Brasile, dove ha preso contatto con le comunità di nativi e dove è stata accettata la sua proposta di piantare un albero per ogni artista da quest'anno e per tutte le prossime edizioni dell' importante evento internazionale.

Da gennaio a marzo 2020, in concomitanza con la Biennale del Brasile, Salvetti è stato invitato dalla dott.ssa Chiara Franceschini, organizzatrice di eventi culturali ed esposizioni artistiche, ad esporre nella città natale in occasione di ViOff e in collaborazione con il Comune di Vicenza.

Questa importante partecipazione getta le basi per lo sviluppo di ulteriori progetti intercontinentali, già approvati e presentati in Italia e nel Sud del Brasile, che vedono protagoniste realtà sensibili alle tematiche ambientali, culturali, didattiche e storiche (Similar Projeto- progetto didattico Italia Brasile; TERREXSTRA- missioni creativo scientifiche in collaborazione con B-Lab Learning Space di Passo Fundo-BR).

Salvetti è inoltre impegnato in serate divulgative che trattano i temi di biodiversità, territorio e salute in collaborazione con autori e scrittori del territorio come Giancarlo Ferron e Daniele Zovi.

Nel settembre del 2023 partecipa alla Biennale Futurismi, organizzata da Miti e Mete a Villa Da Porto Barbaran a Montorso Vicentino.

 


 

Biografia sintetica di Lucio Pozzi

 

Lucio Pozzi é un artista di New York che ora vive e lavora a Valeggio sul Mincio (VR) e Hudson (NY). E’ nato nel 1935 a Milano. Dopo aver vissuto qualche anno a Roma dove ha studiato architettura, é arrivato negli Stati Uniti nel 1962, ospite dell'Harvard International Summer Seminar. Si è subito stabilito a New York ed ha preso la cittadinanza americana. Dopo un po' la sua arte incominció ad essere esposta in gallerie come l’Ariete, Bykert, John Weber, Gianenzo Sperone, Yvon Lambert, Leo Castelli.

Pozzi é un pittore che ama dipingere e nel contempo perseguire i suoi interessi anche in contesti non propriamente pittorici. Nel 1978 il Museum of Modern Art di New York ha visionato una personale dei videotapes di Pozzi in una delle prime presentazioni della serie Projects:Video. L'artista costruisce spesso anche grandi e piccole installazioni ed organizza performances. Ogni tanto gli piace scrivere ed ha insegnato alla Cooper Union, al Sculpture Graduate Program della Yale University, alla Princeton University e al Maryland Institute of Art. E’ ogni tanto professore in visita nei programmi MFA e BFA di varie accademie in USA e Europa.

La sua arte si trova nelle seguenti collezioni: The New York Public Library; The Detroit Institute of Arts, Detroit; The Museum of Modern Art, New York; The Whitney Museum of American Art, New York; The Museum of Contemporary Art, Chicago; The Art Gallery of Ontario, Toronto; The Fogg Museum, Harvard U. Cambridge Mass.; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italia; Giuseppe Panza Di Biumo, Lugano, Svizzera; Herbert and Dorothy Vogel, New York; PS1 Contemporary Art Center, New York; Museum of New Art, Detroit, MI.; Zimmerli Art Museum, New Brunswick, NJ.; Kalamazoo Institute of Arts, MI; Hartford Atheneum, Hartford, CT; Portofino Sculpture Museum, Italia; Museo de Bellas Artes, Buenos Aires, University of California Art Museum (Berkeley); Miami Art Museum, Miami, Florida; Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Italia; Fondazione Cariverona, Verona, Italia; CAMUSAC Museo di Cassino; Palazzo Te, Mantova, e varie collezioni private e aziendali.

Pozzi e' stato premiato con il National Endowment for the Arts nel 1983 ed un Diploma Honoris Causa dall’Accademia di Verona nel 2010. Premio Ciampi L’altrarte 2015.

Retrospettive della sua arte si sono tenute alla Kunsthalle Bielefeld (1982) ed al Badischer Kunstverein (1983), in Germania, al Museum of New Art, Detroit (2001) e al Kalamazoo Institute of Art, Michigan (2002), al Museo di Villa Croce, Genova, Italia, (2006); Fabrikculture, Hegenheim (Basilea), 2011. La sua arte e´ stata inclusa in Documenta 6 (1977) e nella Biennale di Venezia (Padiglione Americano) (1980).

Una sua grande mostra inserita fra le opere antiche del museo ebbe luogo nel 2019 al Palazzo Ducale di Mantova.

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