Le Collezioni Aziendali curate da ARTantide Gallery

Fapin Srl | Villa Meriggio

 

Nella splendida cornice di Valeggio sul Mincio (VR), Villa Meriggio si erge al confine tra Veneto e Lombardia in un luogo suggestivo e dal fascino anacronistico.

Fapin Srl, che ha posto la sua sede in Villa, ha studiato quegli spazi come luogo di ritrovo e riflessione dove avere il tempo di pensare e forse riscoprire se stessi.

La filosofia che racchiude l’essenza di Villa Meriggio è sviluppata in quattro movimenti.

Come nell'opera di Gabriele Dannunzio del 1903 (Il Meriggio), il completo assorbimento dell’anima nella Natura è il primo dei quattro.

Nella stanza del divano occidentale, luogo intimo e raffinato, è stata collocata sulla parete principale l’opera dell’artista del Movimento Arte Etica Gianfranco Gentile Forse si salveranno solo le meduse, una straordinaria rivisitazione della Zattera della Medusa di Theodore Gericault, che sottolinea l’incapacità dell’uomo di prendersi cura della natura e dei suoi abitanti. Il quadro posto nel salottino serve come spunto di riflessione sul nostro operare e il nostro impatto sul Pianeta, sollecitando la necessità di costruire un nuovo rapporto con la Natura.

 

 

L'ambiente e la Natura sono protagonisti anche negli uffici al piano superiore, dove Alessandro Zannier, anch'egli appartenente al Movimento Arte Etica, è stato scelto per le opere Hyperobject Still Life, frutto di un complesso lavoro che incrocia arte e scienza e con la collaborazione dei CNR, delle Università di Venezia e di Auckland (Nuova Zelanda) e di un team di esperti programmatori internazionali, ricrea in forma astratta le masse di dati che descrivono le forme di inquinamento moderno (polveri sottili, microplastiche nei mari, inquinamento acustico delle acque, ecc...), rielaborandole e trasformandole in video 3 D e dipinti su tela.

 

 

Sempre al piano superiore, a completare il ciclo della Natura, nell'ufficio della direzione è stato collocato un trittico di Gianfranco Gentile, Venere nella foresta di cemento, un'opera che fa riflettere su come la natura saprà riprendersi il proprio spazio a scapito di insediamenti umani abbandonati di una civiltà che non saputo convivere con il proprio pianeta. L'opera è liberamente ispirata alla metafisica di Giorgio De Chirico.

 

 

Il secondo movimento è guidato dalla Visione Esterna in modo che chiunque possa lasciarsi ammaliare da ciò che è al di fuori della propria essenza. L’architettura della Villa e i suoi giardini guidano il viaggiatore in un muto dialogo tra la natura e le bellezze che lo circondano. Dall’alto del piazzale che medita sulla vallata del Mincio, una scultura di Jaume Plensa, il capo di una donna (Julia, 2018) dalle linee leggere ed eleganti, "osserva" il panorama con gli occhi chiusi, come fosse completamente assorta nella natura.

 

 

All’interno della villa si respira raffinatezza e si viene investiti dal terzo movimento: l’Ispirazione. Nell’atrio il visitatore viene accolto da tre opere dell’artista Matteo Mezzadri (sempre appartenente al Movimento Arte Etica) della serie La materia oscura. L'artista ha fatto esplodere delle riproduzioni gesso plastica di sculture antiche, realizzando video, fotografie, statue e bassorilievi. L'intento è quello di colpire l'osservatore e farlo riflettere sul dramma della distruzione delle opere d'arte perpetrato in ogni guerra o conflitto, creando danni non solo allo sconfitto, ma all'umanità intera.

 

 

Lo stesso tema è stato affrontato con una vena più ironica dall'artista Marco Bertìn (anche lui del Movimento Arte Etica) il quale entra a far parte della collezione permanente della villa con la scultura In case of war - Venere di Canova. Il lavoro dell’artista è esposto nell’atrio delle ore vicino a sculture di stampo classico. Il camouflage dell’opera rappresenta la sottile provocazione proposta per difendere, in “caso di guerra”, il patrimonio artistico e culturale da bombardamenti e vandalismi, mimetizzandolo e, utopisticamente, mettendolo nei boschi.

 

 

Come ultimo movimento c’è la Visione Interna. Non si può dire di essere completamente in contatto con il proprio IO fino a quando non ci si guarda veramente dentro. Anche la villa come il visitatore, deve prestare attenzione alla coesistenza di visione interna ed esterna. Quindi l’opera scelta dell'artista del Movimento Arte Etica Jorge R. Pombo accentua il contrasto degli opposti: interno ed esterno, nero e bianco, fuori e dentro, antico e moderno... devono essere in grado di coesistere in un’unica tela. Variazione della Libertà, Guidando il Popolo di Eugène Delacroix è l’esempio perfetto del concetto di lotta dei contrari: due concetti opposti entrano in contatto creando una sintesi tra di loro ma rimanendo loro stessi esaltando l’un l’altro le proprie caratteristiche creando qualcosa di unico. Come avviene in Villa, come avviene nell'attenzione a clienti e fornitori curati con grande attenzione.

 

 

La scelta di artisti del Movimento Arte Etica come Marco Bertìn, Gianfranco Gentile, Matteo Mezzadri, Jorge R. Pombo e Alessandro Zannier si sposa a meraviglia con la filosofia della Villa e del Meriggio, nella certezza di essere da guida i visitatori e i viaggiatori che entrando nella Villa per ragioni legate al Business, escano anche arricchiti nella mente e nell'anima.

 

 

Villa Meriggio guarda sempre avanti, con le nuove installazioni di Julia Bornefeld e Carlo Bonfà, continuando a sposare la cultura del Movimento Arte Etica, integrandola con la cultura del Meriggio.

 

 

 

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